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"Il problema è Mister Darcy" di Paola Servente


In #collaborazione con il blog Tre Gatte Tra I Libri, oggi parliamo finalmente di “Il problema è Mister Darcy”, ultimo romanzo dell’autrice Paola Servente e terzo della serie "Il problema è che...".

"Il problema è Mister Darcy" di Paola Servente

  • Numero di pagine: 288

  • Formato: Libro - Brossura

  • ISBN: 9788822760319

  • Prezzo: € 9,40

  • ⭐⭐⭐⭐

 

Mia è una giovane e brillante cardiologa genovese. Da grande amante di Jane Austen, vorrebbe trovare il suo Mister Darcy, il grande amore da favola descritto in Orgoglio e Pregiudizio. Si trasferisce a Londra per alcune settimane e si stabilisce nell'appartamento offertole da Saverio, fidanzato della sua migliore amica Martina. Nel farlo, però, costringe Adam, il vecchio inquilino nonché suo collega, a spostarsi temporaneamente. Mia sa già cosa aspettarsi da Adam: il solito cardiochirurgo sciupafemmine, per di più quasi duca, sicuramente non il tipo con cui lei potrebbe mai andare d'accordo. Quando i due si conoscono, invece, incredibilmente diventano amici. Adam viene incuriosito da Mia:

Bassotta, piuttosto tonda, con capelli fradici, faccia stanca e occhi... gli occhi che detesto nelle donne: scuri, attenti e svegli.

Mia inizia il famosissimo tour di Jane Austen in giro per la Gran Bretagna e Adam decide di raggiungerla per "aiutarla" nell'intento di diventare più aggraziata e audace. Ma i due non hanno caratteri facili, anzi spesso si scontrano e, si sa, da una scintilla può scoppiare un incendio.

 

Partiamo dal presupposto che ho amato tutti i riferimenti a Jane Austen, ai suoi romanzi intramontabili e ai luoghi descritti negli stessi. Tutto ciò che tratta della zia Jane più amata al mondo è accurato e, a mio parere, aumenta la curiosità per chi invece non è ferrato in materia. Ho apprezzato un po' meno la storia inziale descritta nel romanzo, forse con troppi cliché, ma voglio spiegarmi per bene. La protagonista è una ragazza normale, brillante, spontanea e sempre col sorriso sulle labbra, oltre che estremamente sincera, qualità da non sottovalutare, anzi. Il suo "problema" è che non rispetta i canoni di bellezza che potrebbe avere un famoso cardiochirurgo, ma perché?

"Quindi, da una parte ci sono io che mai e poi mai cadrò ai tuoi piedi come le quattro specializzande di questa mattina, e dall'altra ci sei tu, che probabilmente mi consideri un essere asessuato. Conclusione: possiamo essere amici. Fattene una ragione!"

Il personaggio di Adam non l'ho trovato per nulla superficiale, anche perché a causa del suo lavoro non potrebbe mai esserlo secondo me, ma non capisco perché doverlo dipingere forzatamente come un uomo interessato solo alle belle donne inserite in quei determinati canoni estetici. Mi spiego: avrei preferito che la storia si concentrasse sull'aspetto della "botta e via", piuttosto che sulla bellezza estetica delle donne che ama frequentare il cardiochirurgo. Più e più volte ho letto le parole di Mia che definivano le donne di Adam "Barbie" e questo, da ragazza sempre formosa e "con le curve", l'ho odiato. Tutto questo si affronta, però, solo nella prima parte del romanzo. Più si va avanti nella lettura, più si entra nel profondo e più affrontiamo argomenti importanti come i sentimenti di Adam, il suo passato e i sogni di Mia.

"Le notti migliori non sono quelle con le donne che vorresti vedere nude, ma quelle con le donne che non riesci a non spogliare durante un bacio. In questo caso non sono più pensieri, ma parole che devono uscire, che vanno condivise."

Il romanzo è scritto bene ed è coinvolgente, la lettura procede spedita e scorrevole. Tutto sommato mi è piaciuto, ma appunto avrei voluto che non venisse sottolineato così tanto l'aspetto esteriore, perché tanto sappiamo che conta il tempo di un battito d'ali. E come si fa a non innamorarsi di Mister Darcy?

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