"L'ascesa al potere" di Chloe C. Peñaranda
In #collaborazione con Queen Edizioni, oggi vi parlo del secondo volume saga An Heir Comes to Rise: "L'ascesa al potere" di Chloe C. Peñaranda, pubblicato il 25 Novembre 2023.
"L'ascesa al potere" di Chloe C. Peñaranda
Numero di pagine: 609
Formato: Libro - Brossura
ISBN: 9788892891852
Prezzo: € 16,90
⭐⭐⭐⭐
L'avventura è quella che crei tu, Faythe.
Faythe è stata prima rinchiusa, poi obbligata al servizio del re, pur di tenere al sicuro i suoi amici, la sua famiglia. Nik non riconosce più suo padre, è assetato di potere e di sangue e utilizza Faythe in tutti i modi possibili, la sfrutta non appena viene a conoscenza dei suoi poteri. Ma Faythe è più furba, riesce a nascondere la sua vera identità e il suo pieno potenziale. L'arrivo di Reylan, il generale di una corte alleata, mette Faythe in difficoltà su vari fronti: non sa perché si sente attratta da lui e non capisce perché sente di potersi fidare di lui, come se lo conoscesse da tempo.
Il suo cuore batteva frenetico e, senza rendersene conto, inclinò la testa, sentendo il respiro del generale farsi più caldo, la sua bocca più vicina. Voleva quel contatto. Il suo sangue ruggiva, gli occhi stavano quasi per chiudersi.
L'alleanza tra le corti viene messa a dura prova, la guerra è dietro l'angolo, Faythe entra a tutti gli effetti a far parte della corte del padre di Nik, stringe amicizia con la principessa Tauria, amica di Nik, e Caius, una guardia Fae, mentre Jakon e Marlowe sono più affiatati che mai e lavorano dall'esterno per aiutare gli abitanti del villaggio. Ma Faythe non può dimenticarsi del patto che ha stretto per salvare la vita del suo amico, è il momento di rispettare la sua parte e il compito non è facile. Le minacce sono tante e sono sempre dietro l'angolo, ci sono molti pericoli nascosti nei posti più impensabili e anche ciò che sembra normale potrebbe non esserlo.
Ogni volta che il male nasce, viene a sua volta concepito un modo per distruggerlo.
Faythe scopre tante verità sul proprio conto, sulla propria famiglia e sulle proprie origini, la realtà è sconvolgente. E saranno proprio queste verità a portarla lontano dal castello e a far compiere a Nik gesti impensabili.
Di solito ci sono due tipi di persone: quelle che temono il potere, e quelle che vogliono il potere. Spesso veniamo giudicati per ciò che siamo, anziché per chi siamo.
Devo ammettere che questo secondo volume è stato pesante da leggere, forse troppo lungo e lento, per questo a mio avviso meno forte del primo. La storia si arricchisce di tantissimi particolari, di intrecci e storie, nuove relazioni e amicizie, per questo starci dietro all'inizio è quasi complicato e difficile. Più andiamo avanti con la lettura, però, più capiamo che l'introduzione di nuovi personaggi è sicuramente un punto a favore, perché sembra che, rispetto al primo volume, ogni pezzo si incastri perfettamente con quelli precedenti. Infatti, alla fine di questo volume diamo risposta a tanti quesiti rimasti dal primo, arriviamo quasi a un punto di stallo, come al finale di una tragica ma importante stagione di una serie televisiva.
Fissò lo specchio della toeletta, e la innervosì il fatto di non sapere per certo chi stesse ricambiando quello sguardo. Era il suo viso, ma non riteneva appartenesse più all'anima macilenta che aveva dentro di sé. Più a lungo restava una marionetta del re, più iniziava a scivolare via da sé stessa.
Faythe si dimostra ancora più forte, indipendente e coraggiosa di quanto potessimo pensare leggendo il primo capitolo della saga. Nonostante la prigionia iniziale, non si lascia abbattere, bensì trova il modo di diventare utile agli occhi del re, ma soprattutto ai suoi occhi: ritrova se stessa e ricomincia a riconoscersi. Il re la costringe a compiere delle azioni orribili e indicibili, ma non perde mai del tutto la propria bontà e la propria generosità, il proprio cuore. La vediamo anche fragile e quasi timida e introversa, quando subentra nella storia Reylan, generale dell'armata di Rhyenelle. Dopo una diffidenza e un contrasto iniziale, lui diventa quasi parte integrante della vita della ragazza, la aiuta e la sprona, non la lascia mai da sola pur restando nell'ombra.
Neppure nelle occasioni di maggiore sgradevolezza aveva davvero voluto essere distante da lui. Vista la sua persistenza e protezione, non era certa di cosa ci fosse nel generale che le riaccendeva la voglia di vivere. Di riuscire a vedere qualunque cosa gli scatenasse quel bagliore negli occhi quando la guardava. Lui vedeva una forza che lei non sapeva di possedere dentro di sé. La vedeva, e le dava indomita vita.
Reylan sa più di ciò che dice, conosce Faythe meglio di quanto lei conosca se stessa e soprattutto è a conoscenza di dettagli della sua vita che non può confidarle e che verranno rivelati soltanto al termine della lettura. Il personaggio del generale è protagonista quasi al pari di Faythe in questo volume, della stessa importanza in situazioni e circostanze. Nonostante la terza persona del racconto, la prospettiva è, come per il primo volume, soprattutto quello di Faythe, ma ci sono momenti in cui Reylan diventa il personaggio principale della nostra storia e in quegli stessi momenti ne conosciamo pensieri, sensazioni, sentimenti, ne capiamo le azioni.
Non avrebbe dovuto preoccuparsi di lei, a parte il suo compito di assicurarsi che restasse in vita; al contrario, avrebbe dovuto lasciarla in pace come desiderava. Eppure, si era permesso di ridestare i suoi sentimenti a lungo dormienti per lei. Sentimenti di affetto.
Altro personaggio chiave di questo volume è Tauria, principessa e unica erede al trono di Fenstead, amica d'infanzia di Nik. Tauria conforta Faythe e la sostiene, nonostante il loro primo brusco incontro, diventa una vera e propria amica per lei e si confidano l'un l'altra. Anche Tauria conta molto sull'amicizia di Faythe, soprattutto perché con Nik spesso il rapporto risulta sul filo del rasoio, teso e complicato, come se volesse sconfinare da quell'affetto fraterno per trasformarlo in qualcosa di più. Leggere della relazione tra Tauria e Nik sembra come leggere di due amanti destinati a sfiorarsi e guardarsi da lontano senza mai potersi avere realmente, spero soltanto che cambi qualcosa con il terzo volume.
Per chi era così fortunato da trovare il proprio compagno, il proprio pari, qualcuno che completasse la sua anima e rafforzasse l'altro… recidere quel legame causava una sofferenza incommensurabile.
Marlowe e Jakon risultano alquanto marginali nonostante la loro costante importanza nella vita di Faythe e in alcune vicende che li coinvolgono, mentre Nik resta al fianco della protagonista ogni giorno, nonostante sia il principe, figlio del re Orlon che l'ha imprigionata e la tortura, e nonostante l'odio che l'umana provi nei suoi confronti. La ragazza all'inizio non riesce a perdonarlo, si sente tradita e non capisce le sue intenzioni, ma poi si rende conto di una semplice verità: Nik è dalla sua parte e non permetterà che le accada nulla, a costo di mettersi contro suo padre. Nik risulta sempre molto equilibrato, generoso, giusto e onesto, perde la calma soltanto quando scopre la verità sulla sua famiglia e su sua madre, rimane la bella concezione che avevo di lui e penso che anche nell'ultimo volume potrà regalarci emozioni.
La speranza è il sedativo della paura; l'equità è un'illusione contro i misfatti. Entrambe fanno sentire chi si trova dalla parte giusta come se avesse il coltello dalla parte del manico. Ci fanno sempre vedere il nemico come un nostro pari, che ha lo stesso desiderio di conquista come noi lo abbiamo di sopravvivenza.
Infine c'è Caius, una guardia Fae di cui in realtà non mi sono mai fidata pienamente durante tutta la lettura del romanzo, assumendo quasi tutte le paure e i dubbi di Faythe, cresciuta non fidandosi di nessuno se non di Jakon. Caius si mostra disponibile, gentile, affidabile, sempre pronto al momento giusto, quasi troppo perfetto per essere vero. Sembra che sappia sempre cosa dire, è un amico per Faythe e anche per Jakon e Marlowe, aiuta chiunque e sembra disposto anche a morire pur di far del bene, ma lascio scoprire a voi se è veramente così o meno.
Chi si, chi diventi: questo dipende solo da te e dalle scelte che compi nella vita che ti è stata concessa. Non sprecare la tua. Non gettare via l'occasione di vivere, anziché limitarti solo a esistere.
Come dicevo all'inizio, è un romanzo ricco, ci sono tantissimi intrecci e molte sottotrame, a partire da quella introduttiva che viene ripresa soltanto sul finale e di cui ne scopriremo gli esiti soltanto nel terzo volume. Ma tutto l'andamento del romanzo è decisamente troppo lento e si riprende soltanto nella seconda metà dello stesso, con un susseguirsi di nuove scoperte, decisioni, situazioni, verità. Ci sono tantissimi elementi che mi hanno convinta al 100%, i personaggi sono tutti perfettamente inquadrati e caratterizzati e il finale procede poi abbastanza velocemente, fino ad arrivare ad un momento di quiete in cui tutti hanno svolto il proprio compito e in cui tutti sanno cosa fare, anche se non sanno cosa aspettarsi esattamente dal futuro.
Ma, Faythe, se perdiamo te, perdiamo ogni speranza per quel futuro luminoso.
Spero vivamente in un terzo volume più tumultuoso e scorrevole, ma altrettanto ricco di suspense, di azione, di colpi di scena e di trame e sottotrame. Lo stile dell'autrice continua a piacermi sempre molto, non vedo l'ora di leggere il seguito!
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