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"Anime di pietra" di Lloyd Devereux Richards


In #collaborazione con Tandem Collective Global, oggi vi presento il libro che mi ha permesso di partecipare ad una inquietante ma appassionante #Readalong: "Anime di pietra", pubblicato da Piemme l'11 Luglio 2023.


"Anime di pietra" di Lloyd Devereux Richards

  • Numero di pagine: 336

  • Formato: Libro - Copertina rigida

  • ISBN: 978885669307

  • Prezzo: € 19,90

  • ⭐⭐⭐⭐⭐

 

Christine Prusik è un'antropologa forense per l'FBI di Chicago e vive per il suo lavoro, è molto brava ed è conosciuta da tutti per la sua attenzione ai dettagli e per la sua capacità nel risolvere i casi che le presentano senza troppi problemi. Solitamente sa come e dove cercare, sa cosa o chi cercare, ma stavolta c'è qualcosa che non torna, qualcosa di diverso che la sconvolge e la perplime: c'è un uomo, molto forte all'apparenza, che strangola giovani donne e le uccide vicino a corsi d'acqua, provando a nascondere o sotterrare corpi. Ciò che più la distrugge psicologicamente è la "coincidenza" con il suo passato, perché il killer è solito mettere nella vittima una statuetta di pietra, un amuleto simile a quelli studiati dall'agente nel suo passato in Papua Nuova Guinea.

L'intelligenza dinamica di Prusik riusciva a concentrarsi sui minimi dettagli e sulle sfumature di ogni prova, e al tempo stesso ad allargarsi alla visione d'insieme, tenendo conto dell'importanza della posizione geografica, dei modelli della scena del crimine e di analogie e differenze con altri casi potenzialmente collegati.

Ma è realmente soltanto una coincidenza oppure è un messaggio diretto per Christine? E, soprattutto, il colpevole è proprio il sospettato principale? Un passato oscuro e traumatico che torna a bussare alla porta, un presente dove nulla è scontato e banale, un futuro da decidere per Christine e tutte le persone coinvolte.

 
Avvolta dal fruscio delle foglie e dal profumo terroso della foresta, sentì che stava vivendo uno dei quei rari momenti nella vita in cui i desideri possono semplicemente avverarsi. Il momento in cui, finalmente, incontri la persona destinata a te. Era andato tutto esattamente come doveva andare, come per magia, come quando sua madre aveva incontrato suo padre e aveva capito all'istante che era l'uomo giusto per lei.

Possiamo partire col dire che è un romanzo molto coinvolgente, l'ho letto in pochissime ore, rapita dalla vicenda di per sè ma anche dallo stile di scrittura dell'autore, che crea un giusto carico di tensione e suspense, mantenendo il lettore incollato alle pagine. Tutti i personaggi principali sono ben caratterizzati soprattutto a livello psicologico. Conosciamo di pagina in pagina l'agente Christine Prusik, entriamo nella sua psiche capendo per bene le motivazioni che la spingono ad attuare alcuni comportamenti, anche quelli che vanno contro la legge o la logica del proprio lavoro. Christine è una donna in gamba, è trattata da tutti con ammirazione all'inizio del romanzo, ma ben presto si rivela essere una "semplice" donna con i problemi dell'intero genere: sottovalutata, sminuita, non considerata, non creduta mai a pieno.

I suoi occhi si posarono sullo schienale del sedile di fronte a le. Il passato torna sempre, pensò. Era riuscita a tenerlo nascosto per anni, nessuno al Bureau ne sapeva nulla, ma era bastata una cosa così piccola… Piccola? Non era affatto piccola.

Christine vuole dimostrare a tutti i costi di avere ragione, non ha un quadro ben preciso della vicenda, non ha un profilo delineato del serial killer, per questo continua l'indagine nonostante la cattura di un sospettato. E' una donna ferita che prova a lenire il proprio dolore con il lavoro, ma è anche una donna che ha bisogno di redenzione, ha bisogno di trovare una spiegazione a quel sospetto collegamento tra lei e le vittime. E se possiamo dire che il profilo della protagonista sia delineato alla perfezione, lo stesso accade per il killer, seppur anche noi leggiamo del sospetto con delle riserve. L'assassino è un personaggio altrettanto complesso e difficile da inquadrare.

I sogni fanno parte di noi tanto quanto, per esempio, guidare una macchina, avere un bambino o andare al lavoro. Dicono qualcosa di preciso su ognuno di noi e, se riusciamo a decodificare il loro linguaggio, possono darci informazioni preziose.

David, così si chiama il principale sospettato, fa dei sogni in cui uccide le vittime, viene spinto addirittura verso i luoghi in cui avvengono gli omicidi, non riesce a capire neppure lui se è il colpevole o meno, ma riesce a descrivere tutto anche in modo particolareggiato. Pian piano scopriamo la verità, ma non voglio anticiparvi nulla. Sicuramente la trama resta ricca di colpi di scena, il ritmo è incalzante dall'inizio alla fine e tramite i diversi capitoli approfondiamo sia la storia di Christine che quella di David, oltre a leggere degli omicidi, descritti in modo dettagliato.

«Sentirsi soli, sentirsi persi. Qual è la differenza?» «Per me sono due cose diverse. Per sentirti perso, devi sapere cosa significa ritrovarti.»

L'ultimo punto di forza che voglio sottolineare è l'ambientazione, soprattutto i luoghi in cui avvengono gli omicidi. C'è un'atmosfera di mistero, c'è terrore, inquietudine, oscurità attorno ai boschi, le foreste e i corsi d'acqua vicini. Il tutto rende il romanzo un vero e proprio thriller. Non mi resta che consigliare il romanzo a tutti gli appassionati del genere.

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