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"Tu che hai strappato la notte" di Benedetta Cipriano


In #collaborazione con Queen Edizioni, oggi vi parlo di un romanzo che mi ha coinvolta moltissimo e che rompe gli schemi degli attuali romance: "Tu che hai strappato la notte" di Benedetta Cipriano, pubblicato il 1 Giugno 2024.

"Tu che hai strappato la notte" di Benedetta Cipriano

  • Numero di pagine: 270

  • Formato: Ebook

  • ISBN: /

  • Prezzo: € 2,99

  • ⭐⭐⭐⭐⭐

 

Fiamma ama l'autunno a Denver, ama i colori e il clima ancora abbastanza mite, fino a due anni fa amava tutto di questo periodo, soprattutto la festa di Halloween, i picnic in famiglia, le lunghe passeggiate. Dopo la morte di suo padre, però, qualcosa si è rotto per la sua famiglia e soprattutto per lei. Fiamma è riuscita a lenire il proprio dolore soltanto con il cibo, mangiando sempre più fino ad abbuffarsi, sentendosi in colpa ad ogni morso, nascondendo merendine e dolcetti in cassetti, sotto il letto, nei posti più impensabili. E ha nascosto il proprio dolore sotto maglioni larghi, sotto t-shirt e pantaloni enormi, sperando di diventare sempre più invisibile.

Cibo sul dolore, sulle ferite, sulla nostalgia. Cibo come acqua lanciata sul fuoco.

Rodrigo è fuoco, è passione, è impeto puro. Quando si ritrova ad essere compagno di corso di Fiamma, non capisce cosa ci sia di particolare in lei tanto da stuzzicargli la curiosità. Sono mesi ormai che Rodrigo si è chiuso in se stesso, si è isolato non parlando con nessuno se non con i famigliari, ha abbandonato addirittura i suoi migliori amici e la sua ragazza oltre all'amore della sua vita: il basket. E non sembra intenzionato a voler uscire, parlare, conversare, se non con Fiamma, quando piomba nella sua vita con la sua risposta sempre pronta. Rodrigo la vede, riconosce in lei un'altra anima spezzata, sente il suo dolore.

Sono stato avvolto dalla notte, piombato nel baratro, in un cazzo di buco nero in cui è impossibile intravedere la luce. Eppure un tempo mi piaceva la notte. La trovavo rassicurante, allontanava le paure. Adesso, invece, porta soltanto stanchezza e sconforto. Mai lacrime.

Tra Rodrigo e Fiamma nasce una complicità inaspettata per entrambi. Lei vorrebbe approfondire la conoscenza e l'attrazione, ma viene bloccata più volte dalla sua autostima, dalla sua migliore amica Joy e anche da sua nonna, lui invece prova a nascondere i propri demoni per evitare che la luce positiva di Fiamma si spenga e non sempre riesce a contenere la sua ira verso il destino e il mondo intero. Tra passaggi in auto prima di scuola, casti baci sulla guancia e un corso di ceramica all'altezza del film "Ghost", Fiamma e Rodrigo continuano a conoscersi, aprendosi sempre di più, fino a confessarsi a vicenda. Ma non sempre tutto va come dovrebbe e certi fantasmi ti perseguitano anche nel futuro.

 

Ma la verità è che non c'è rimedio per un dolore così grande. Perché le ferite non si rimarginano soffiandoci sopra. Certo, l'aria può donare un leggero sollievo, però breve, fugace, inconsistente. Non esistono cerotti per i tagli dell'anima. Esiste solo la speranza di aggrapparsi ai ricordi felici; quelli che, quando sei triste, ti permettono per qualche istante di tornare a sorridere.

Ho amato letteralmente ogni cosa di questo romanzo perché, nonostante la "leggerezza" di una storia d'amore, vengono toccati tantissimi temi importanti, specialmente per adolescenti e giovani adulti alle prime esperienze che si affacciano al mondo. Fiamma è un personaggio che si mostra semplice, ma in realtà ha un mondo dentro fatto di spine e incubi, un intero universo di complessità, perplessità, dubbi e paure. Era una ragazza normale, un'adolescente come tante prima della morte del padre, poi si è trasformata nel guscio di se stessa, esattamente come Rodrigo per altri motivi.

Oggi vorrei essere una farfalla. Una di quelle dalle ali trasparenti che sembrano di vetro. Così potrei passare inosservata e volare lontano dal rumore incessante della mia anima, perdendomi in questo cielo d'autunno che minaccia pioggia e sembra pronto ad accogliere ognuna delle mie lacrime mai versate.

Ed è già nelle prime pagine che approcciamo il primo grande tema: i disordini alimentari. Fiamma ha preso peso dopo la sua perdita, ma possiamo dire che non l'abbia fatto in modo progressivo e "sano", bensì con abbuffate solitarie o notturne, scartando una merendina dopo l'altra durante i periodi più stressanti e strazianti per lei e il suo cuore, nascondendosi da tutto e tutti, perfino dalla sua migliore amica. In più ha un rapporto molto teso con sua nonna, una donna rigida, rigorosa e austera, in grado di vivere come se niente fosse dopo la morte del figlio, sopprimendo il dolore e continuando a celebrare e lavorare come sempre.

Perché sono sempre stata brava a nascondere le ferite, perché spingo i dolori e le paure lontano dallo sguardo altrui, mettendo in mostra solo la parte migliore di me.

Rodrigo in qualche modo, nonostante il suo carattere burbero, il suo essere impetuoso e la sua chiusura nei confronti del mondo, riesce a scalfire lo scudo di Fiamma, entrando in sintonia con lei e diventando la parte più bella della sua giornata. E mentre Fiamma aspetta con ansia il passaggio della mattina, quel contatto fugace dato dal bacio sulla guancia al ritorno da scuola e la lezione insieme, il ragazzo inizia a sorridere di più, parla più a lungo con la famiglia, ritorna quasi ad essere ragazzo che era quando giocava a basket ed era il capitano della squadra.

Perché non lo confesserò mai a Joy, ma mentre quelle iridi indefinite si posavano su di me, io sentivo le farfalle. Una miriade di piccole farfalle colorate che volavano nel mio stomaco, quello stesso stomaco che ho protetto con entrambe le braccia, pronta a nascondere un corpo che non smetterà mai di farmi sentire insicura. Mai. Maledizione.

Fiamma si copre, Rodrigo la scopre, Fiamma si chiude, Rodrigo riesce a farla aprire, Fiamma entra in un tunnel completamente buio, Rodrigo le fa trovare la luce. La compatibilità tra i due è assurda ed è strano che soltanto noi lettori riusciamo ad accorgercene già dalle prime righe. Fiamma, infatti, ha due grandi ostacoli da affrontare. In primis sua nonna, che, come abbiamo detto, ha un carattere abbastanza inflessibile e autoritario ed è convinta che un ragazzo come Rodrigo, all'apparenza un cattivo ragazzo, possa portare la nipote su una strada pericolosa e lontana dai suoi obiettivi. Si mette in mezzo ai due ragazzi più volte e più volte nasce il conflitto.

E, quando scendo la rampa e finalmente incontro lo sguardo di Rodrigo, mi sento davvero bella, leggiadra come fossi una farfalla. Una farfalla dalle ali di vetro che stavolta non vuole passare inosservata, no, non vuole essere invisibile. Stavolta vuole soltanto farsi notare.

E poi c'è Joy, la migliore amica di Fiamma, la sua anima gemella e sua spalla in ogni situazione. Joy non riesce a farsi andare a genio Rodrigo, non lo sopporta, non tanto per la persona in sé, ma per il fatto che pian piano sente di perdere la sua migliore amica, passando sempre meno tempo con lei. Sembra un po' una bambina capricciosa in diverse parti del romanzo e sinceramente non ho apprezzato particolarmente il personaggio, anche se ne capisco l'importanza ai fini del racconto. Scorge qualche preoccupazione nella sua migliore amica, ma non approfondisce mai la situazione, se non verso la fine del romanzo.

E mi ritrovo con gli occhi umidi. Non è la prima volta che piango in un camerino, dopo avere provato dei vestiti. No, non è la prima volta che accade e probabilmente non sarà neanche l'ultima.

Mi sono ritrovata molto nel personaggio di Fiamma, mi sono immedesimata in lei e ho affrontato le sue paure e i suoi disturbi insieme a lei. Personalmente, non sono mai arrivata al disturbo alimentare e non ho dovuto affrontare un lutto come la perdita di un genitore in giovane età, ma sono sempre stata "formosa", per così dire, più in carne, una taglia 42/44 in un mare di 36/38. Leggendo alcune frasi, era come se le avessi scritte io, come se la me adolescente e liceale stesse parlando e ringhiando a se stessa, contro il suo corpo, contro la sua volontà, contro i suoi problemi e la sua autostima. Fiamma sa che non dovrebbe mangiare di nascosto e che non dovrebbe abbuffarsi, capisce di soffrire di un disturbo alimentare, ma non riesce a combatterlo da sola, il dolore la spinge in quella direzione e la schiaccia.

Non voglio fissare la ciccia della mia pancia, le braccia sempre più tornite, i fianchi ancora più larghi e le gambe grosse. No, non voglio osservare tutto questo, questo ammasso di ciccia e incertezze, sono soltanto io. E' il risultato di una me confusa e arrabbiata che scioglie le sue paure davanti a un pacco di biscotti o una confezione di popcorn al caramello.

Tutto ciò porta Fiamma ad avere scarsa autostima, a non credere neanche a ciò che le succede quando Rodrigo s'interessa a lei e le inizia a fare un sacco di complimenti. Rodrigo la trova sexy, bellissima, formosa, intelligente, spigliata e autentica, al di sopra delle sue aspirazioni, mentre lei fatica parecchio ad accettarsi e ad accettare un aiuto contro il proprio disturbo. Rodrigo in qualche modo riesce a uscire dalla sua oscurità aiutando Fiamma, s'innamora di lei già dal primo sguardo e desidera soltanto carpire i suoi umori, scoprire i suoi segreti, stare con lei senza, però, uscire dal proprio guscio.

Esisto io che fatico a toglierti gli occhi di dosso. Il tuo sguardo, Fi, è un cazzo di cielo notturno, così penetrante da bucarmi il petto.

Confessare i propri problemi, però, è per Rodrigo quasi impossibile, anche guardando due occhi profondi e sinceri come quelli di Fiamma. Non voglio svelarvi nulla sui demoni di Rodrigo, ma posso dire che ha una "scusa" valida per avercela col mondo, dover abbandonare il proprio sogno e il proprio percorso non è mai semplice. Lottare contro il mondo e contro se stessi, ecco cosa li accomuna e in che cosa si riconoscono. E c'è la voglia di rinascita per entrambi, c'è la voglia di cambiare il loro destino e il loro futuro, stringendosi l'un l'altro e non lasciandosi più andare.

E io detesto la notte. Eppure, quello che si nasconde nel tuo sguardo è un salto nel vuoto che non ho paura di fare.

E' una storia commovente, appassionante, intensa, romantica e super scorrevole, il romanzo si legge in pochissimo tempo nonostante i temi più complicati e difficili da affrontare. Ogni capitolo prevede il punto di vista di uno dei due personaggi, dunque entrambi risultano perfettamente caratterizzati, così come gli altri personaggi minori, per esempio appunto Joy e la nonna di cui abbiamo parlato. Un romance che rompe i canoni dell'estetica, che insegna ad andare oltre l'apparenza e ad affrontare le sfide della vita giorno per giorno.




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