"Come un fiore di Kadupul" di Antonietta Iannone
In #collaborazione con il blog Lasciati consigliare libri e l'autrice, oggi vi parlo di "Come un fiore di Kadupul" di Antonietta Iannone, uscito ieri, 2 Maggio 2022.
"Come un fiore di Kadupul" di Antonietta Iannone
Numero di pagine: 260
Formato: Libro
ISBN: 9798814970251
Prezzo: € 10,30 / 15,60
⭐⭐⭐⭐⭐
Mi chiama il suo piccolo fiore di Kadupul, inestimabile e raro. Spunta una volta l'anno, mi spiegava, e solo a mezzanotte. All'alba appassisce per questo non può essere raccolto. Ha petali sottili e bianchi e gli steli interni sono di una dolce sfumatura di giallo. È un fiore originario dello Sri Lanka, una delle meravigliose e fugaci creazioni di Dio.
Dahlia Peyton non riesce a dimenticare nulla di quel giorno di anni prima, del giorno in cui la madre è stata uccisa da un rapinatore nella loro pasticceria preferita. Vive con il padre malato e la nonna e lavora in un negozio di fiori. La sua vita subisce un forte cambiamento quando un criminale irrompe nel suo piccolo angolo di felicità, la rapisce e la porta con sé in Messico. Narcìs Harris è un trafficante d'armi, ma non vuole fare male a quella dolce e forte ragazza dagli occhi indimenticabili.
Dove li ho già visti quegli occhi? Parlo e neppure mi ascolto. Rispondo e neppure le presto attenzione. Anzi, forse la vedo troppo bene. E non devo, cazzo. Non dovrei vederla.
La guerra tra testa e cuore divamperà prepotente per entrambi: da una parte lei non vuole provare attrazione per quell'uomo più grande che l'ha praticamente costretta a scappare dalla sua vita, dall'altra lui non vuole coinvolgimenti emotivi per ciò che fa per vivere. Ma al destino piace giocare e con loro lo ha fatto in modo molto particolare, perché tutto si riconduce a quella sfortunata e maledetta giornata di molti anni prima.
Questo libro mi ha completamente rapita, fatta sua e trasportata in un mondo fatto di passione, intrighi, misteri e tanta emozione. I punti di vista dei due protagonisti si scambiano, creando un vero e proprio mix di sentimenti, spesso contrastanti. Dahlia e Narcìs, due nomi di fiori, due caratteri diversi, due anime pronte ad unirsi in una.
Narcìs. Il fiore dell'egocentrismo e dell'incapacità di amare. È davvero adatto a lui.
Sicuramente lei inizialmente è molto spaventata, ma minuto dopo minuto i modi di fare di Narcìs la mettono quasi a suo agio, come se fosse una semplice gita. Inizia a capire presto che forse aveva proprio bisogno di una scossa, per ritornare a vivere veramente e non farsi trascinare dal tempo per inerzia.
Nel farlo, lo osservo di sottecchi. Mi sta fulminando e io per la prima volta sono viva, seppure così vicina alla morte.
L'ostaggio ha il suo bel carattere pungente, ma è proprio questo che a lui piace: il tenersi testa, il guardarsi negli occhi con aria di sfida, il battito del cuore che pian piano fa sentire a tuo agio e come se avesse finalmente raggiunto il proprio posto nel mondo.
Da quando l'ho presa in ostaggio la chiamo fiorellino perché ne ha l'aspetto delicato e soffice. Tuttavia, mentre mi fronteggia e mi rifiuta, possiede la grazia di una Regina: la regina della notte, come il fiore di Kadupul. Un fiore così raro e prezioso da essere considerato un miracolo. La sua bellezza si può ammirare poche ore nell'arco di un anno e solo di notte. Non si può coglierlo né piantarlo perché è selvaggio ed effimero. Uno squarcio di lucentezza che fende il buio e lo abbandona alle prime luci dell'alba perché troppo fiero, troppo regale.
Mentre lui si innamora pian piano, lei si tranquillizza, ritorna a respirare dopo essere stata in apnea quasi per anni, ride, scherza, si sente paradossalmente al sicuro.
Mi circonda come una grande quercia coi suoi rami e mi cattura donandomi ciò di cui ho bisogno: conforto, sollievo, espiazione da ciò che mi tormenta da quindici anni.
Le coincidenze sono tante, i colpi di scena altrettanti. Un romanzo scritto veramente bene, dove ogni dettaglio trova il suo posto in una trama studiata e ben elaborata. Chiudo questa recensione con un'ultima citazione che porta il messaggio dell'intero libro.
[...] chi ha il coraggio di cambiare ha davvero qualcosa per cui vale la pena vivere.
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