"Descrivimi un colore che non esiste" di Gabriele Naccari
"Descrivimi un colore che non esiste" è un romanzo di Gabriele Naccari, pubblicato dalla Casa Editrice Kimerik solo qualche mese fa. Parlare di un libro così intimo, personale e maturo è veramente difficile, ma voglio provarci lo stesso.
"Descrivimi un colore che non esiste" di Gabriele Naccari
Collana: Percorsi
Numero di pagine: 126
Formato: Libro - Brossura con alette
ISBN: 9788855169707
Prezzo: € 11,80
⭐⭐⭐⭐⭐
Il protagonista di questa storia si chiama Claudio ed è un giovane scrittore affetto da una malattia terminale. Claudio non ha paura di morire, perché pensa alla morte come "meccanismo per divenire immortale", ma per quel momento specifico vorrebbe al suo fianco la persona giusta, la sua anima complementare.
Ogni uomo d'intelletto sogna che ogni donna s'infatui della sua anima, a egli non interessa che lei sia una modella o una cortigiana. Egli vive per veder accendere negli occhi di lei il bagliore dell'esser sedotta.
Nei suoi ultimi giorni ripercorre dunque le sue storie d'amore, incontrando le donne della sua vita. La prima è Energia: la sua prima musa ispiratrice, l'amore universitario, l'arte e l'intelligenza, l'attrazione fisica e mentale. La seconda, Adifrote, è la relazione lunga, reale, ma distruttiva e deludente, conclusasi con il tradimento di lei.
Non c'è sconfitta nell'animo di chi ama, non c'è rimpianto nel cuore di chi ha amato, ma la delusione perdura nell'intimo di chi pensa.
Lilia è la terza, ma, più di essere amata e amante, è affetto e presenza, è quella con cui confidarsi, a cui raccontare tutto senza giudizio, è colei con cui condividere aspettative, sogni e dubbi, premurosa e attenta, ma soprattutto con cui condividere silenzi.
Quando due persone stanno entrambe bene assieme, il silenzio non diviene mai imbarazzante. È facile scambiarsi parole e baci, ma trovare qualcuno di veramente importante con cui scambiare silenzi non lo è.
L'ultima chiamata in causa è Clarabella: il fulmine a ciel sereno, l'incontro inaspettato in grado di far perdere la ragione al nostro scrittore. Ma c'è solo un posto vicino al letto di morte di Claudio, c'è solo una donna, un'unica scelta per lui, ed è proprio quando la trova che il bianco si tinge d'inchiostro.
Come dicevo, è veramente difficile trovare le parole giuste per descrivere ciò che ti scava l'anima e che indaga così a fondo. Ho trovato questa lettura romantica, quasi eterea, mi ha tenuta sospesa come se stessi guardandomi da fuori, esattamente com'è richiesto di fare nel finale del libro. All'inizio la lettura è stata più "materiale", con la descrizione delle donne, delle esperienze, dei sentimenti e delle emozioni provare dallo scrittore. Tutta la prima parte del libro, oltre alla pura e semplice narrazione descrittiva di cui parlavo prima, esprime il desiderio di trovare l'anima gemella, la persona adatta e giusta, quella in grado di reincarnare tutti i valori morali che nella vita terrena, secondo lo scrittore, spesso mancano.
Voglio quella persona inaspettata che mi ribalti il domani, alla quale dedicare la buonanotte, plasmare sorprese, incidendole sorrisi generati dalla fiamma della mia spontaneità.
Nella sua storia, il narratore parla di alti e bassi, di momenti felici e momenti di quasi autodistruzione, momenti in cui puoi rialzarti da solo o puoi lasciarti cadere perdendo tutto.
Mi sono sentito stretto nella gabbia del mondo, nella monotonia delle persone, dei finti sorrisi per educazione, nel perenne oscillare tra l'autodistruggermi e divenire la persona che voglio.
Quante volte mi sono trovata in questa esatta situazione? Quante volte mi sono detta "ora mi impegno" oppure "ora mi alzo" quando non riuscivo a farlo, ma sentivo quella vocina che mi diceva che non riuscirò, che non ce la farò, che fallirò? Questo libro è arrivato quasi come un dono, qualcosa che può finalmente spronare chiunque a reagire, a combattere per i propri obiettivi e per la propria stessa vita. Il pensiero esistenziale è alla base di tutta l'ultima parte del romanzo, parte che porta a riflessioni, che porta a cercare quel faro in grado di illuminare il nostro buio.
Perciò, se realmente sentite qualcosa che vi brulica dentro, mostratelo al mondo, mostratelo a voi stessi. Agli occhi delle persone normali sembreremo pazzi, ci diranno che siamo persone malate di successo, autocelebrative, con la smania dell'immortalità che è irraggiungibile per noi umani.
L'Universo dentro di noi non va messo da parte, ma va espresso al massimo. Lo scrittore chiama la parte speciale di sé stesso, quella parte in grado di farlo emergere, "Demonio", perché si manifesta soltanto in particolari circostanze, in modo autoritario e potente. Il significato di questo passaggio, credo, possa esplicarsi nell'essere padroni di noi stessi, senza farsi condizionare dai giudizi, dai momenti e dalle situazioni. Tra religione, fisica e psicologia, concludiamo questo meraviglioso viaggio verso il vero e proprio risveglio dell'anima. Voglio ringraziare l'autore perché, inconsapevolmente, mi ha fatto un regalo immenso: il risveglio. E risvegliarmi da un torpore durato anni mi ha portato a piangere, a liberarmi finalmente. Infine, leggo sempre i ringraziamenti in fondo ai libri e in questo caso mi hanno commossa profondamente, perché ho riconosciuto un'anima affine alla mia, una persona "indaco" esattamente come me.
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