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"Figlia di sangue e rovina" di Sofia Mazzanti


Oggi finalmente parliamo di un nuovo medieval fantasy con un tocco di romance, uscito proprio qualche giorno fa in self-publishing: "Figlia di sangue e rovina", primo volume della serie L’ascesa dell’ammazza-fae, di Sofia Mazzanti.


"Figlia di sangue e rovina" di Sofia Mazzanti

  • Numero di pagine: 335

  • Formato: Ebook

  • ISBN: /

  • Prezzo: € 2,99

  • ⭐⭐⭐⭐⭐

 

Eriel, l'ammazza-fae. Eriel, un'umana con poteri in grado di distruggere con un solo tocco. Eriel, che scappa da anni, sfugge dalla propria famiglia anche nei suoi incubi, la stessa famiglia che l'ha venduta e ha permesso che la violentassero e provassero ad ucciderla. Eriel che si porta addosso cicatrici ben più lievi di quelle che si porta nel cuore.

Il sogno non si è mai spinto così in avanti; prima di quelle notte, non è mai arrivata al momento del sangue, e ora ne è spaventata. Le tenebre sono rivolte su di lei, le oscurano la vista, le impediscono di reagire.

E poi c'è Raskael, il fae incaricato di sterminare gli ammazza-fae da generazioni, ma che per sensibilità non era riuscito ad uccidere una bambina di soli cinque anni, molto tempo prima. Ora quella bambina è cresciuta e lui non può più permettersi di sbagliare, di rimandare il suo incarico. La regina del Regno-sotto-la-Collina reclama l'ammazza-fae, ma, se in un primo momento desiderava solo la sua morte, ora vuole Eriel viva e Raskael non può disobbedire.

Era la prima volta che Raskael trovava qualcuno in grado di tenere testa ai suoi cavalieri. La tecnica della ragazza lo attraeva, in un qualche modo. Era rozza, certo, prima dell'eleganza che poteva vedere nei suoi cavalieri; ma era... efficace.

Eriel scappa, ma Raskael è sempre sulle sue tracce. Eriel incontra Ardan, un elfo proveniente da E'Dradra, che l'aiuta a fuggire con la promessa di un futuro migliore, la conforta, la cura e la ama, anche se non è completamente sincero con l'ammazza-fae, non riesce a dirle tutto. I due si imbattono anche in Varitan, un "cucciolo umano", un bambino rapito centinaia di anni prima nel Sottosuolo soltanto per fare compagnia ai fae e soddisfare i loro bisogni, cacciato dalla Corte per essersi innamorato di una fae.

Non era abituata ad avere degli amici, qualcuno che le guardasse le spalle, anche quando tutto sembrava perduto. Ardan e Varitan erano proprio questo, amici, ed Eriel sapeva che non l'avrebbe abbandonata.

In un gioco di rincorse e fughe, di magia e di segreti nascosti, Eriel e Raskael si scopriranno più simili di quanto potessero mai pensare. E anche l'attrazione sembra intercedere per loro, grazie anche alla spinta di un po' di vino fae. Eriel sembra aver trovato la propria casa con i suoi amici, ma uno strano scherzo del destino la porta ad abbandonare quell'idea di futuro promesso da Ardan per entrare proprio nella tana del lupo.

 
Eriel voleva tante cose: lasciarsi il passato alle spalle, avere di nuovo un luogo da chiamare casa, dimenticare ciò che le era accaduto tre anni prima; ma, quella notte, voleva solo lui. Non aveva mai provato niente del genere. Non le era stato concesso il tempo di farlo.

Wow. Ecco come voglio iniziare a parlarvi di questo libro, con un "wow". Non ho trovato veramente alcun difetto in questo romanzo, mi ha rapita dalla prima all'ultima pagina e mi ha trasportata in questa terra chiamata Midaran in cui vivono fae, uomini, elfi, folletti, lasciandomi anche con l'attesa di un seguito, visto il finale totalmente aperto. Eriel è una guerriera, una persona forte all'apparenza, ma dentro spezzata, rotta in mille pezzi, che ha perso completamente la speranza e la fiducia nel prossimo. Più volte, leggendo le pagine di questo libro, troviamo una protagonista che combatte con tutte le proprie forze, ma anche che si lascia quasi andare, come se aspettasse di morire da un momento all'altro, velocemente, in modo da essere finalmente libera dagli incubi, dai pensieri, da quell'intero mondo che la vuole morta.

Aveva imparato a proprie spese che, per quanto si potesse volere qualcosa con ogni forza possibile, i desideri non si avveravano mai per davvero.

Ardan riaccende quel piccolo barlume di speranza che spingeva Eriel a fuggire per sopravvivere. Sempre presente, sempre vigile su di lei, io l'ho trovato leggermente inquietante in realtà. Non ho amato particolarmente questa "storia d'amore" tra i due, non mi hanno entusiasmata, non hanno catturato la mia attenzione come probabilmente avrebbero dovuto fare, perché Ardan è un personaggio che ho trovato quasi fasullo, bugiardo, misterioso. Come se fosse sempre presente al momento giusto, come se non la perdesse mai di vista, quasi avesse il compito di "occuparsene", troppo bello per essere vero, insomma.

Quando, al limite delle forze, si voltò verso la persona che l'aveva salvata, rimase di nuovo senza fiato. Tutto in lui era luminoso: i lunghi capelli argento, gli occhi blu, il volto elegante, le orecchie affusolate e appuntite. Quell'essere sembrava plasmato da una materia fatta di luce e perfezione.

Raskael, invece, è un personaggio molto più vero, più autentico, sembra quasi un libro aperto, perché non riesce a mascherare le sue emozioni, sia in positivo che in negativo. E' un personaggio sicuramente complesso, ha segreti e dubbi, impulsi e istinti che vanno spesso contro il volere della propria regina e contro i propri doveri di cavaliere favorito. Mi sono innamorata di questo personaggio, così passionale, sempre onesto nel bene e nel male, spezzato ma ancora vivo, proprio come Eriel. Eriel e Raskael si riconoscono, si attraggono, si guardano dentro senza quasi capirlo.

Sì, è ovvio che quelle cicatrici sono solo la superficie. E' dentro di te che si trova il vero inferno. [...] Tra persone spezzate ci si intende, dopotutto. E noi siamo molto più simili di quanto tu voglia credere, Eriel.

Ho amato i loro momenti, anche se spesso ricchi di spargimenti di sangue, di morte, di battute sarcastiche. Senza anticipare troppo, ci saranno anche situazioni più spicy, del tutto consenzienti, perché alla fine, inconsciamente, è sempre il cuore che comanda. Raskael capisce Eriel probabilmente più di chiunque altro, la protegge più volte lasciandola andare, ma non può permetterle di scappare dal suo destino per sempre. Raskael la ammira, la desidera senza volerlo, sembra quasi voglia proteggerla come quando era bambina; con lei, però, è sempre cauto, attento, sa che nasconde dentro di se un grande potere che potrebbe ucciderlo in un solo istante.

Il vino l'aveva resa diversa, una persona priva di qualsiasi filtro. Non somigliava alla ammazza-fae tenace e un po' burbera con cui si era scontrato già tre volte. Forse, la ragazza che aveva accanto in quel momento era la versione più autentica di Eriel, la stessa che però lei temeva di mostrare al mondo intero.

E' proprio vero che con la persona giusta vengono eliminate tutte le barriere, vengono distrutti tutti i muri. Se con Ardan Eriel fatica ad aprirsi, con Raskael sembra quasi automatico, spontaneo. Anche sul piano più sentimentale e intimo sembra che Eriel si senta a suo agio più con Raskael che con Ardan, nonostante l'affetto e la stima verso il primo siano quasi pari a zero. Sicuramente il rapporto tra Eriel e Raskael verrà approfondito nel secondo volume, per ora lasciato in stand-by.

Si sarebbe strappata la pelle di dosso, se avesse potuto, avrebbe stirpato quel potere dal suo corpo per sentirsi libera.

Ho apprezzato il modo in cui è stato toccato il tema della violenza, da lontano, senza mai entrarci a pieno con scene esplicite, ma comunque in modo reale, devastante, sempre presente nella mente conscia e inconscia della nostra protagonista. Mi è piaciuto anche il legame, non di certo di poco conto o insignificante, di Eriel con la sua spada, la sua arma in grado di ammazzare i fae, che la ragazza porta sempre con se e non la lascia neanche durante il sonno, i cui simboli incisi sono impressi allo stesso modo sulla pelle della giovane.

Sospirò. Segnata a vita, condannata a portare impressi sulla pelle i segni delle sue sventure, impossibilitata a dimenticarli.

Questo romanzo, dunque, è un mix perfetto di tante cose: una protagonista forte e indipendente, ma che desidera potersi liberare dai suoi demoni e riuscire ad affidarsi a qualcuno che la ami realmente; un antagonista sensuale, passionale, forte e che sa distinguere, più di quanto creda, il bene dal male; degli "aiutanti", se così vogliamo definire Varitan e Ardan, che in questo primo libro si mostrano disponibili e pronti a tutto, affettuosi e affidabili, almeno all'apparenza. Il tutto viene condito da una giusta dose di pathos, di romance, di piccante e di suspense. Non vedo l'ora di leggere il secondo!

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