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"Le urla di White Ville" di Isabella Liberto


In #collaborazione con la CE Dark Abyss Edizioni, oggi vi parlo di un'uscita appartenente ad un genere che si discosta dai soliti che leggo: "Le urla di White Ville" di Isabella Liberto, pubblicato il 7 Dicembre 2022.


"Le urla di White Ville" di Isabella Liberto

  • Collana: Madre Shipton

  • Numero di pagine: 348

  • Formato: Libro - Brossura

  • ISBN: 9791280782274

  • Prezzo: € 17

  • ⭐⭐⭐⭐⭐

 

Adelaide Wintors, Liddy per gli amici, è una scrittrice di successo e i suoi libri sono bestseller grazie alla curiosa e simpatica protagonista Carmen Blackwood, una dodicenne investigatrice privata che risolve i problemi e i misteri della sua scuola. Liddy convolerà presto a nozze con Eddy, uno psichiatra, suo fidanzato da anni, e vuole trovare una casa abbastanza grande per entrambi, in cui riuscire anche a scrivere nuove storie. Sembra che quella villetta a White Ville faccia proprio al caso loro: luminosa, grande, con diverse stanze, una anche adattabile a uno studietto in cui poter lavorare. Ma quella casa, al 180 di White Ville, dieci anni prima fu scenario di una grave tragedia: l'omicidio di un'intera famiglia.

La storia di Patricia non reggeva... sembrava che niente di orribile fosse mai accaduto tra quelle mura. Come poteva esserci morte quando la luce viaggiava libera, senza timore, tra quelle stanze? I pavimenti erano nuovi, nessuna traccia di violenza o di sangue tra quelle assi e sulle pareti immacolate.

Nessuno sa cosa sia accaduto realmente alla famiglia Drake, ma Liddy ed Eddy non si fanno condizionare dalle voci che corrono su quella che è diventata a tutti gli effetti la "Casa Stregata" di White Ville da cui son fuggiti tutti gli inquilini negli ultimi dieci anni. I due nuovi proprietari si ambientano già dalle prime ore, ma un caso quasi impossibile porta Eddy lontano da White Ville per diversi giorni e Liddy resta sola in quella grande casa ancora per lo più vuota. Già dalla prima notte la scrittrice inizia a sentire strani rumori che la mettono in allerta, rumori che si ripresentano ogni notte per diversi giorni.

Esci di lì. Non sei più al sicuro. E' casa mia. Ma è anche casa loro.

In suo soccorso arriva un vicino tanto misterioso quanto bello, Christofer Banner, che scombussola la sua vita e i suoi sentimenti. Eddy è spesso lontano e Liddy non riesce a farsi dei veri e propri amici nel quartiere, conta molto su Christofer che sembra essere sempre nel punto giusto al momento giusto, la supporta e la aiuta anche in piena notte se necessario. Inizia a provare una sorta di attrazione nei confronti del giovane, che tra l'altro ha il rispetto e l'affetto di tutta White Ville, quasi come se ne fosse il sindaco.

I suoi occhi profondi tormentarono la mia mente per tutto il resto della giornata. Ripensai alle sue parole, al suo comportamento, alla sua voce e al suo sguardo intenso. Sembrava piuttosto contrariato dal fatto che la casa fosse abitata di nuovo. Sebbene fossi ancora all'inizio della mia vita a White Ville, iniziavo già a stancarmi di quella storia.

Piano piano i pezzi iniziano ad incastrarsi, ma Liddy è in pericolo e non può contare su nessuno che non sia se stessa, vista la frequente distanza di Eddy. Come finirà questa storia per Liddy? E, soprattutto, la casa è veramente infestata dai fantasmi della famiglia Drake?

 
La morte è silenzio, secondo qualcuno. Ma mai come adesso, posso affermare il contrario. La morte ha una voce e ci sta parlando chiaramente.

Questo libro rientra in un genere del tutto diverso dai soliti che leggo e l'ho amato follemente. Non ha un ritmo particolarmente incalzante, né si tratta di un libro che mi ha tenuta col fiato sospeso, ma l'atmosfera dark, i presunti fantasmi e l'alone di mistero che c'è in tutta White Ville mi hanno particolarmente appassionata e coinvolta. I personaggi non sono molto approfonditi, sappiamo poco della loro storia precedente, se non qualche disguido tra Liddy ed Eddy e sulla loro storia d'amore, ma questa carenza non mi ha disturbata.

Non si può dire che sia stato un colpo di fulmine, anche se una forza irresistibile mi aveva legata da subito a lui in un modo che non saprei descrivere. Il nostro amore era cresciuto lentamente, un giorno alla volta, divenendo sempre più forte. Eravamo anime spente che si cercavano nel buio dei loro giorni, incapaci di ritrovare la luce dopo aver lottato contro troppi fantasmi.

Dai primi capitoli capiamo che il rapporto tra Liddy ed Eddy è molto forte, nonostante alcune problematiche della coppia, nonostante i dubbi di Liddy sul matrimonio. Liddy crede molto nel suo fidanzato e soffre la lontananza, ma fa fatica a confessargli i suoi dubbi sulla casa, le sue paure, per timore di non essere creduta ed essere derisa. Ed è proprio l'assenza di Eddy a portare la scrittrice verso le braccia di Christopher, che sembra praticamente l'uomo perfetto. Chistopher è all'apparenza gentile, generoso, disponibile, altruista, simpatico e affascinante, protettivo nei confronti della sua vicina.

Qualcosa in lui mi attirava, ma c'era anche un lato oscuro che mi faceva inevitabilmente stare all'erta.

Liddy ha lo stesso spirito investigativo della protagonista dei suoi libri e prova in tutti i modi a trovare risposte a tutti i rumori, alle urla che sente quasi ogni notte, e Christopher la conforta in più di un'occasione, deviandola spesso dalla realtà dei fatti. Christopher diventa durante la lettura un personaggio poco convincente, sempre troppo perfetto, troppo presente, e alla fine ho avuto la conferma ai miei dubbi, anche se in modo diverso da come mi aspettavo.

Stavano succedendo troppe cose e iniziare una nuova storia era l'ultimo dei miei pensieri. E poi, cosa mai avrei potuto scrivere in un clima di tensione come quello?

La comunità di White Ville, dopo l'arrivo degli inquilini del 180, diventa agitata, si interessa in particolar modo alla scrittrice e fa quasi di tutto per metterla alle strette e per farla andar via. Vediamo articoli di giornale in cui l'intera privacy della scrittrice viene sbandierata ai quattro venti, troviamo Liddy ad avere paura di sassi lanciati contro le finestre e altre più o meno velate minacce. E non capiamo, soprattutto, come determinate intimidazioni possano venire derise dalle stesse forze dell'ordine del paese, come se fossero tutti pazzi. Ecco, la mia sensazione è stata esattamente questa per gran parte della lettura: l'intera White Ville è abitata da pazzi menefreghisti, come se molti degli abitanti formassero quasi una setta malvagia e crudele.

Guardavo il cielo e mi mancavano le stelle. Avrei voluto indossare la luna anch'io, senza curarmi di tutto il resto.

Come dicevo all'inizio, non ci sono tantissimi colpi di scena, ma c'è un clima quasi horror trascinante, coinvolgente. Il libro si legge molto velocemente e risulta perfettamente inquadrato nel suo genere. L'ho apprezzato veramente a pieno, in tutte le sue sfaccettature, non mi ha fatto "paura", ma mi ha scosso in alcuni punti grazie allo stile di scrittura e alla capacità dell'autrice di far vivere le situazioni al 100%, soprattutto sul finale per me non del tutto inaspettato.

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