"Life/Death" di K.P. Twins
In #collaborazione con gli autori, oggi, finalmente dopo mesi, riesco a parlarvi di "Life/Death" di K.P. Twins, uscito a Gennaio per Delos Digital.
"Life/Death" di K.P. Twins
Collana: Odissea Wonderland
Numero di pagine: 205
Formato: Ebook
ISBN: /
Prezzo: € 3,99
⭐⭐⭐⭐⭐
La storia di Mikael Drovsky, uno studente della TechnoMedics High School, inizia su Urania, in un futuro incerto. Mikael è un adolescente con la passione per le corse di auto virtuali, ma non ha abbastanza soldi per riuscire a perfezionare al meglio la sua "V-Car" (auto virtuale) e avere più chances di vincere grandi competizioni. In più, ogni volta che corre o che deve svolgere un compito, sente una strana voce nella testa che gli suggerisce le mosse o svolte da compiere, lo aiuta nelle situazioni difficili e complicate, come una specie di copilota o un angelo custode.
La voce. Mi spiega cosa devo fare, e a volte sembra quasi che conosca il futuro.
I suoi genitori sono preoccupati, per questo segue cure specifiche ormai da tempo. Un giorno, durante un controllo medico, Mikael scopre di avere il Fàrmakon, l’ultima malattia mortale rimasta sul pianeta. Il ragazzo sa di essere spacciato: non esiste cura per questa malattia. Ma lui è diverso da chiunque altro, perché è proprio la voce che sente ad aiutarlo anche in questo particolare momento della sua vita. Mikael pian piano conosce il proprietario di quella voce, il suo spirito guida, e si ritrova catapultato nel "Mondo Altro", il mondo degli spiriti. Mikael è il prescelto: potrà finalmente debellare il Fàrmakon da Urania e rimettere insieme i pezzi della sua anima, ma, per farlo, dovrà affrontare varie prove più o meno difficoltose.
Ecco il vero volto della grande società di Urania: tutto va bene finché sei sano. E quando hai un male incurabile?
Può vincere e vivere oppure può perdere e morire, può lottare contro le proprie paure e trasformarle in qualcosa di buono oppure può farsi sopraffare dalle stesse, tutto è nelle sue mani.
[...] Mille punti luminosi si accesero, come un cielo stellato, e lo trafissero infinite volte da parte a parte. Mikael arcuò la schiena; era come se fosse attraversata da lame roventi. Era lì che succedeva la magia. Ormai lo sapeva bene, dopo tutte le procedure a cui si era sottoposto.
Ho finito di leggere questo libro mesi fa, ma in questi giorni ho deciso di rileggerlo per poter scrivere una recensione più approfondita e devo dire che mi è piaciuto ancora di più durante questa seconda lettura. Siamo in una specie di fantasy-distopico, in un futuro ipotetico in cui le macchine governeranno la nostra vita e in cui non ci saranno malattie mortali se non, appunto il Fàrmakon. Di Urania sappiamo giusto ciò che serve al romanzo: i ragazzi vanno in scuole superiori altamente formative, si spostano tramite bus a reazione, passano il loro tempo libero in sale virtuali, usano tablet olografici per qualsiasi ricerca o funzione, tutto è altamente tecnologico, perfino le sigarette. Mi è piaciuto l'inserimento di questi dettagli che potremmo definire fantascientifici, le descrizioni sono molto accurate e ben pensate.
L'Ambrosia non ripara le cellule impazzite perché il Fàrmakon non è un male genetico. E? un discorso puramente empirico: l'immersione cura tutte le malattie genetiche, tranne questa. Quindi, non lo è. [...] La nostra medicina, per quanto avanzata, non è ancora riuscita a trovare la radice di questo male. Conseguentemente, non si è potuto estirparlo.
Ho apprezzato anche l'inserimento dei riferimenti storici, ad esempio le torture medievali, come se appunto gli Uraniani avessero come antenati gli abitanti della Terra. In questo ipotetico futuro, l'unica morte possibile è la "Morte Dolce", una morte indolore e felice, praticamente una morte di vecchiaia senza sofferenza. Ogni giovane ha il compito di accompagnare i propri genitori alla "Morte Dolce", è un vero e proprio rituale. Il Fàrmakon, però, impedisce questo rituale perché provoca una morte in pochissimo tempo, oltre a provocare grande dolore, paralisi progressiva, ecc. Il tutto è ben legato, ben costruito, ogni cosa è collegata e ha un senso, anche se all'inizio della lettura probabilmente si capisce ben poco.
Ma davvero lui stava studiando per finire a fare questa roba? Per mentire senza ritegno ai malati terminali?
Mikael passa dall'essere un ragazzo spensierato e con i problemi adolescenziali di tutti, come la mancanza di soldi o le liti con gli avversari delle gare, all'essere un malato terminale, un ragazzo destinato a morire prematuramente senza la possibilità di realizzare i propri sogni. Anche gli amici più cari di Mikael, Devin e Ralph, che conosciamo man mano, diventano parte fondamentale della storia, così come Sarah, la cotta di Mikael da tempo immemore. I dialoghi tra questi quattro personaggi principali inizialmente sono divertenti e spigliati, così come possono essere le discussioni tra quattro adolescenti qualunque, mentre diventano un po' più scuri quando si scopre della malattia di Mikael. Un altro contributo speciale viene dato dalla "voce", una comparsa nella prima parte del romanzo, ma fondamentale nella seconda, quando si scopre chi è il proprietario.
[...] Fece altre due curve, poi decise di testare se la voce era ancora lì con lui. Ora che ci pensava, non la sentiva da tempo. Si mise in ascolto. Niente da fare. Forse tutti quei medicinali che prendeva lo avevano rimbambito. Ce l'avevano fatta, alla fine, a togliergli anche quello. Si accorse solo in quel momento di quanto la voce gli mancasse. In un certo senso c'era sempre stata, come un copilota invisibile della sua vita.
Se nella prima parte potevamo definirlo un romanzo a cavallo tra il distopico e il fantascientifico, ora passiamo al fantasy puro e semplice, con draghi, esseri invisibili e mondi alternativi, o meglio, superiori. Ma passiamo anche a un'analisi più profonda, quasi filosofica, dei concetti di vita terrena e di anima. Ci vengono dati altri nomi alle cose comunemente conosciute: il corpo è chiamato "Vascello Fisico", l'anima "Scintilla di Vita". Mikael cresce durante la sua ricerca, matura molto, capisce il vero valore delle cose che lo circondano, sconfigge le proprie paure. Per Mikael in questa seconda parte del libro c'è un vero e proprio viaggio introspettivo, una ricerca di sè. Ho notato lo stesso percorso, però, anche negli altri ragazzi della storia, che subiscono una vera e propria evoluzione caratteriale dalla prima pagina all'ultima. Nel complesso, ho amato questo libro, uno dei migliori e meglio costruiti di quest'anno. Ho amato la magia di questo romanzo, il tocco fantascientifico che non manca neanche nella seconda parte, ma anche l'esaltazione di valori come l'amicizia, la lealtà, la perseveranza nel perseguire i propri obiettivi e la fiducia in se stessi, che spesso in età adolescenziale manca. Il velo tra vita e morte è veramente sottile, per questo il sostegno è importante. E' un romanzo positivo, con un bel messaggio. E' molto scorrevole, si legge in poco tempo, non posso fare altro che consigliarlo.
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