"Terra che dolora e che tace" di Ritalaura Del Conte
È con grande piacere che oggi vi parlo dell’ultimo romanzo di quella che ormai è un’amica virtuale, Ritalaura Del Conte, dal titolo "Terra che dolora e che tace", uscito su Amazon il 18 Febbraio scorso.
"Terra che dolora e che tace" di Ritalaura Del Conte
Numero di pagine: 446
Formato: Libro - Rigida
ISBN: 9798414832836
Prezzo: € 17,50
⭐⭐⭐⭐⭐
Questa è la storia di quattro anime dai destini intrecciati. Lorenzo è un ragazzo di ventinove anni ed è il responsabile dello stabilimento balneare “Quattro stagioni”, dove vive e lavora insieme alla sorella Beatrice, chiamata amorevolmente Bice. I due hanno accolto presto Pietro, un ragazzo rimasto praticamente orfano dal presente in bilico e dal passato disastrato. Il destino ha messo sul cammino dei tre ragazzi Yiaira, una giovane diciannovenne devastata psicologicamente e fisicamente, a causa delle molteplici violenze subite dopo la morte della madre. Lorenzo perde la testa per lei, non capisce come quella piccola ragazza muta possa averlo scosso così tanto, mentre Pietro prova ad affrontare i propri sentimenti per Bice. Nonostante la storia sembri quasi già scritta, Lorenzo si allontana da Yiaira per recuperare i rapporti con il figlio avuto anni prima, mentre Bice prende le distanze da Pietro non sentendosi sicura di ciò che prova. Yiaira e Pietro, improvvisamente soli, si avvicinano sempre più finché un violento trauma li costringe a scappare lontano dai due fratelli. Cosa succederà?
Potrai anche trovare qualcuno che ti voglia bene davvero, ma l’amore è una questione di tempismo, c’è un orologio che segna il tempo, perciò amare e basta non serve, devi arrivare in tempo.
Inizio col dire che questo romanzo mi è piaciuto più del primo che ho letto dell’autrice, forse perché è finito esattamente come avrei voluto o forse perché mi sono sentita più coinvolta durante la lettura, è stato forse più intimo ed emozionante per me. Nonostante questo, la firma dell’autrice si legge nel cuore dei personaggi, nei loro caratteri e atteggiamenti, nella loro forza e bontà d’animo. Ho apprezzato il fatto che alcuni punti cruciali della trama (per esempio la condizione di mutismo di Yiaira) si siano risolti relativamente presto nel corso della storia e non ci sia stata sovrapposizione di avvenimenti alla fine, come spesso accade in molti romanzi che vanno a perdersi proprio sul finale. I personaggi di Lorenzo e Bice non li ho apprezzati particolarmente, non mi hanno lasciato molto, anche se sono stati fondamentali nella crescita di quelli che per me sono i veri protagonisti della storia: Yiaira e Pietro. Lorenzo è stato quello che mi ha provocato più rabbia, perché, nonostante fosse il più grande nella storia, è stato forse il più immaturo. Yiaira ha avuto una crescita esponenziale, passando dalla ragazzina muta e fragile a una donna forte e decisa, consapevole di ciò che è e di ciò che può e vuole essere. Ma, più di tutti, ho amato Pietro e il suo essere è tutto racchiuso in questa frase:
Eri un coccio rotto di una bottiglia, solo, spezzato, dimenticato. Ma le intemperie della vita ti hanno solo reso più bello, come questa pietra.
Per Yiaira Pietro è “come la terra”, sporco sì, ma in grado di dare vita, donare e donarsi. Il ragazzo non si risparmia mai, si annulla quasi pur di aiutare chi gli sta a cuore, ma non vuole nulla in cambio, mai. Yiaira e Pietro si sono scelti, prima come confidenti, poi come amici, infine come persone. “Tu sei la mia persona”, si dicono, nonostante le difficoltà, nonostante i problemi e gli ostacoli, nonostante l’inesorabile trascorrere del tempo. Il loro rapporto è nato per caso, dalla solitudine che li aveva sempre accompagnati, e da cuori solitari e quasi esausti si sono riuniti in un unico cuore battente, forte, pronto a resistere a tutto. Il tempismo è stato tutto per loro e sappiamo che, quando si perde un’occasione, è difficile se non impossibile averne un’altra. Due bellissime storie di crescita personale destinate a diventare un’unica grande storia d’amore, di fiducia e di rispetto reciproco.
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