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"Gemina" di Amie Kaufman & Jay Kristoff


Finalmente oggi ho trovato il tempo di parlarvi del secondo volume della saga Illuminae Files pubblicato da Mondadori Editore qualche anno fa: "Gemina" di Amie Kaufman & Jay Kristoff, realizzato esattamente come il primo, dunque da capire e seguire passo dopo passo.


"Gemina" di Amie Kaufman & Jay Kristoff

  • Collana: Oscar Fantastica

  • Numero di pagine: 672

  • Formato: Libro - Brossura

  • ISBN: 9788804734680

  • Prezzo: € 18,50

  • ⭐⭐⭐⭐⭐

 

Siamo nella stazione spaziale Heimdall nel 2575 e Hanna Donnelly scrive, disegna, parla della propria noia e della propria vita. E' una ragazza viziata, figlia del capitano della stazione spaziale, tutti la conoscono e la rispettano, persino Nik Malikov, appartenente alla famiglia della Casa dei Coltelli, nutre una particolare simpatia per lei. Ma Hanna è fidanzata con un ufficiale di orientamento di nome Jackson, spera in un futuro con lui e si sente felice e completa nonostante la vita abitudinaria e monotona sulla stazione spaziale.

Non doveva andare per forza così. Queste le parole che mi sentivo in testa sin dall'inizio. Come un vecchio media disk incastrato in un loop infinito. Motore ingolfato. Ago spuntato. Non doveva andare per forza così.

E' il Terra Day, 15 Agosto 2575, giorno in cui si festeggia, si balla, ci si diverte, ma esplode il caos: una squadra d'assalto della BeiTech formata da ventiquattro persone invade la stazione, prende il controllo, spara e uccide. Hanna si allea con Nik per riuscire a capire qualcosa dell'assalto, per provare a risolvere la situazione, per salvare le persone presenti sulla stazione spaziale, ma risulta loro impossibile, purtroppo, salvare tutti. Muoiono loro amici, famigliari, persone care e anche sconosciute ma comunque concittadini, ma non solo a causa dei terroristi avversari. C'è una minaccia aliena sulla nave, difficile da sconfiggere, che pian piano sta sterminando chiunque si trovi davanti.

Il domani non lo vedo neanche, non riesco a immaginarlo, un dopo. Dopo che avrò finito. Questo è un altro vantaggio che abbiamo su di loro. Loro vogliono uscirne vivi.

La squadra della BeiTech ha il compito di cancellare tutte le prove sugli attacchi di Kerenza, Hanna e Nik quello di bloccarli in qualunque modo, anche a costo della loro stessa vita. I pericoli sono ovunque, ci sono nemici inaspettati, tradimenti e doppi giochi, ma grazie a qualche aiuto extra i due riescono a sopravvivere fino alla fine… o quasi.

 

Un bel viaggio, quello affrontato in questo secondo volume della saga, più entusiasmante a mio parere del primo, anche se questa volta non c'è stato l'effetto sorpresa della struttura dell'intera saga, strana e complicata, fatta di appunti, disegni, trascrizioni, chat e tantissimo altro. In questo caso non ho fatto fatica a entrare nell'ottica della struttura, anzi l'ho trovata trascinante e mai monotona, entusiasmante e ancora più ricca di dettagli e illustrazioni. E' stata lettura spedita e scorrevole, nonostante i numerosi cambi di scena e nonostante le quasi settecento pagine da cui è composto anche questo secondo libro della saga.

Come il gravi-treno che ne attraversa le viscere, la stazione di salto Heimdall è un anello infinito. Un serpente che si morde la coda intorno a una settuplice intersezione nello spazio-tempo. Il wormhole è un'idra che serpeggia nella pancia dell'iperspazio. La sua testa sbuca dalla pelle dell'universo in punti apparentemente casuali. Corwin. Hawking. Kerenza. Tolomeo. Saine. Tyson. E qui.

Questa volta i protagonisti sono Hanna e Nik, l'uno opposto dell'altra. Lei è praticamente la figlia del capo, la ragazza viziata, protetta, conosciuta da tutti e per questo venerata e temuta allo stesso tempo. Lui, invece, è quello che potremmo definire lo "spacciatore" della stazione, quello simpatico, estroverso, ma comunque pericoloso per l'appartenenza a una certa famiglia, diciamo il tipico ragazzaccio da cui star ben lontani. Ho trovato Nik veramente magnetico, spigliato, sicuramente un personaggio a cui affezionarsi e di cui innamorarsi, mentre lei è la tipica eroina che ricalca un po' la protagonista del primo volume, non è superficiale come sembra.

Gli si ferma il cuore. Ha la pelle d'oca. Le strizza l'occhio al di là dell'impossibile che li divide, soltanto per vedere se risponderà con un sorriso. Sentirla. Sentirsi suo. Lei allunga una mano verso di lui.

Ho trovato il loro rapporto sicuramente molto diverso da quello dei due protagonisti del primo libro, così come il loro epilogo, completamente inaspettato e, per me, strappalacrime, non perché sia negativo o positivo, non voglio dir nulla, ma perché è commovente e veramente strano, diciamo non già visto. Dunque, posso dirvi che lo stile è identico a quello del primo volume, ma per me questa è stata una lettura molto più trascinante, più entusiasmante, con più colpi di scena e più divertente per i caratteri dei due protagonisti. Non vedo di parlarvi dell'ultimo volume!

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