"Il mare in base al vento" di Valentina Perrone
In #collaborazione con l'autrice, oggi finalmente vi parlo di un romanzo che è quasi una lettera aperta al lettore, che dalla protagonista arriva direttamente fino ai nostri cuori: "Il mare in base al vento" di Valentina Perrone, pubblicato in self ad Aprile 2022. Il libro corrisponde a un'edizione aggiornata, con nuova copertina, del romanzo pubblicato nel 2019 con lo stesso titolo per la CE Kimerik.
"Il mare in base al vento" di Valentina Perrone
Numero di pagine: 243
Formato: Ebook
ISBN: /
Prezzo: € 3,49
⭐⭐⭐⭐⭐
Ci sono volte in cui le azioni ovvie, quelle che sembrano routinarie e per questo prive di un senso importante, diventano improvvisamente passi focali del nostro esistere. A volte succede senza che ce ne accorgiamo. Scoprirlo, dopo, è un'esperienza bellissima.
Silvia è la tipica ragazza della porta accanto: bella, solare, sincera e genuina. Sa di essere fortunata, perché ha un lavoro che ama in un'accogliente libreria nel centro di Lecce, ha due genitori meravigliosi che la supportano in ogni scelta e ha un amico prezioso, Marco, che è la sua roccia e il suo porto sicuro. Vive la giornata come viene, ma ha un sogno nel cassetto: aprire una libreria tutta sua. E' grazie ai libri che incontra Carlo, ingegnere e padre di Samuele. Il presente scorre sereno, finché il passato non invade quella serenità.
Ci fu un solo istante, o forse due, in cui i nostri occhi rimasero gli uni dentro gli altri, complici, in un breve interloquire che nulla svelava di ciò che presto saremmo diventati.
Silvia e Carlo fanno tantissimi passi avanti; la loro sembra la storia perfetta, fatta di obiettivi comuni, di amore sincero, di passionalità. La donna riesce a catturare la simpatia anche di Samuele, al punto da creare con Carlo una vera e propria famiglia. Ma la vita non è sempre rose e fiori, così come le relazioni non vanno sempre come speriamo, e delle presenze ingombranti iniziano a farsi sentire sempre di più nella vita di Carlo.
Certi occhi restano impressi nell'anima e da lì non si muovono, desiderosi di rivedersi ancora e poi ancora. E bruciano quasi da far male, fino a quando non incontrano di nuovo la luce buona, quella che riconoscerebbero comunque e sempre. Quella che non acceca, tutt'altro, e spalanca il mondo.
Nelle cornici suggestive della bellissima Lecce e della spiaggia di Santa Maria al Bagno, la protagonista ci racconta in prima persona la sua storia travolgente e appassionante, fatta di tanti dubbi e incertezze, ma fatta anche di voglia di perdonare e di riaprirsi ancora un volta all'amore.
Penso alle volte in cui scegliamo il mare in base al vento. Ti sarà capitato, no? D'estate. Di scegliere lo Ionio quando soffia la tramontana e l'Adriatico se spiro lo scirocco. Il mare agitato non ci piace quasi mai, per questo andiamo sempre dove possiamo goderne la pace.
Come molti lettori del blog sanno, io vivo a Como, ma il mio cuore appartiene alla Calabria, in particolare ad un paese in cui gli abitanti scelgono "il mare in base al vento". In quello che sento come il mio paese c'è una spiaggia che forma una specie di punta che crea una differenza di corrente marina tra una parte della punta e l'altra. Ecco perché, leggendo questo libro in particolare, mi sono sentita a casa. L'ambientazione di questo romanzo è veramente suggestiva, come in tutti i libri dell'autrice. Tutti i paesaggi sono descritti alla perfezione, con cura e diversi dettagli, invogliando il lettore a volerli visitare.
Erano piuttosto dettagli, i famosi dettagli che fanno la differenza. La differenza tra la me che ero e la me che stavo diventando. E che oramai non sarebbe più tornata indietro.
Questo romanzo è un regalo, è come se la protagonista ci avesse fatto dono del suo diario, in cui racconta la sua storia, la sua relazione, i suoi turbamenti e in generale le sue giornate. Silvia è una donna interessante, è un modello, senza particolari difetti se non forse quello di preoccuparsi prima degli altri e dopo di sé. E' una donna completa, che lavora pian piano per realizzare i propri obiettivi, con umiltà e dedizione. Come in altri libri dell'autrice, troviamo l'importanza della famiglia, la presenza costante degli affetti stabili, che supportano, consigliano, aiutano.
[…] Sentivo addosso il peso del fallimento, dell'errore, dell'incapacità. Avvertivo il senso di colpa per non aver dato retta ai miei genitori, mi sentivo la sola responsabile dell'ennesima delusione per loro, soprattutto per mio padre.
Silvia ha anche un importante confidente, Marco, che portato tanta spensieratezza nel romanzo, simpatia e spontaneità. Il contributo di Marco risulta prezioso anche nella relazione tra Silvia e Carlo, ma non voglio svelarvi come. Per quanto riguarda la storia d'amore, inizia come nelle più belle favole, da un solo sguardo fugace e uno scambio di pareri su dei libri. La relazione continua in modo naturale, senza particolari problematiche, ed è stato meraviglioso leggerne i momenti importanti, i momenti più intensi e quelli più romantici.
Ci dicemmo delle nostre vite e di tante piccole cose, talmente piccole da sembrare inutili e che invece segnarono i primi passi di noi, di ciò che poi saremmo diventati.
Non viene particolarmente approfondito il rapporto tra Silvia e Samuele, è accennato in poche situazioni, mentre notiamo dai discorsi diretti tutto l'amore che Carlo prova per il figlio, tutte le attenzioni che gli riserva, come se quel bambino fosse per Carlo il centro del mondo. Non voglio dilungarmi sulla storia in sé, ma dalla seconda parte del romanzo emerge l'amore puro, quello che resiste per entrambi i protagonisti alla distanza, al tempo, a forze che combattono addirittura loro contro.
Mi inebriavo del suo odore che era scritto nella mia memoria. Lo avrei riconosciuto tra mille, in qualunque altra vita, in ogni altro mondo.
Un romanzo che si legge velocemente, che trascina e ci fa innamorare. Un libro che ci dona la speranza dell'amore, di quel lieto fine in cui tutti, in fondo, crediamo.
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