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"Twice: doppio gioco" di Carmen Weiz


In #collaborazione con il blog Respiro di Libri, siamo finalmente arrivati al terzo romanzo della serie “Swiss Angels” di Carmen Weiz dal titolo “Twice: doppio gioco”, uscito il 30 Settembre 2022.

"Twice: doppio gioco" di Carmen Weiz

  • Numero di pagine: 456

  • Formato: Libro - Brossura

  • ISBN: 9798353007685

  • Prezzo: € 10,82

  • ⭐⭐⭐⭐⭐

 

In questo romanzo conosciamo un altro dei fratelli Engel, dopo Aiden e Nathan: Sven. Il ragazzo ha un passato burrascoso, ha vissuto da senzatetto dopo essere scappato da una condizione famigliare pessima e da un padre drogato e violento. Grazie alla famiglia Engel, è riuscito a crescere felice e soprattutto amato, diventando un ottimo fratello maggiore e un figlio amorevole.

Per gli Engel, niente era all'altezza dell'importanza di accettare noi stessi e ciò era che eravamo come esseri umani, senza considerare il nostro passato, ma tenendo lo sguardo puntato solo verso il futuro.

Il venticinquenne è un agente presso l’unità di élite Skorpion, una delle più importanti forze della polizia di Zurigo, e ha una nuova missione sotto copertura: deve infiltrarsi come studente all'Università di Zurigo per smascherare un'organizzazione criminale che traffica stupefacenti, in cui il principale sospettato è William Thompson Terzo, figlio di uno dei più importanti avvocati della Svizzera. Sven entra in missione come Theo Fremden, studente universitario, insieme ad Andre Lehmann, collega e infiltrato da mesi nella cerchia di William, e Sophie Nowack, sua ragazza per la missione. Sven, però, non aveva calcolato di incontrare Teresa, fidanzata di William.

Era una ragazza attraente, ma non si notava subito, la sua era una bellezza discreta. Si vestiva bene, ma senza indossare capi troppo scollati o appariscenti. Non sorrideva spesso, ma quando lo faceva era con riservatezza, parlava sempre a bassa voce. Più che altro, sembrava quasi che desiderasse confondersi con l'ambiente circostante ed essere lasciata in pace.

Se da un lato Sven rischia più volte di mandare all'aria la missione per i sentimenti improvvisi e il suo innato senso di protezione nei confronti della ragazza, dall'altro Teresa sa che sfidare William non potrà che finire molto male, perché il "principino" non è più il ragazzo di cui si era innamorata anni prima, bensì un narcotrafficante, pazzo e violento. Tra segreti e tradimenti, tra momenti d'azione e altri più tranquilli, i due giovani analizzeranno a fondo i pro e i contro di un loro presunto legame, indagando nelle loro anime e venendo travolti più volte dalle emozioni e trascinati dalle sensazioni. Ma un nemico ancor più grande di William incombe su di loro e li costringerà a una notte che non dimenticheranno per il resto delle loro vite.

Lotteranno per il loro amore, ma soprattutto per se stessi e per salvare la propria pelle, in modo da superare tutto il dolore passato.

 

Arrivati al terzo capitolo di questa serie di romanzi, pensavo di non potermi più innamorare di un altro dei fratelli Engel come mi era successo per i precedenti, ma evidentemente mi sbagliavo di grosso. Sven è sicuramente diverso dai suoi fratelli, ma è comunque cresciuto con i loro stessi sani principi insegnati da Marion e Andrew, i due genitori adottivi che stiamo imparando a conoscere romanzo dopo romanzo.

Non avrei mai smesso di stupirmi di quanto la vita potesse cambiare drasticamente in così poco tempo, di quanto gli esseri umani fossero, in un certo modo, fragili e, al contempo, potessero interiorizzare così tanta resistenza. Di quanto alcune persone dessero per scontato ciò che avevano, mentre altre, come tutti coloro che avevano vissuto, vivevano e avrebbero vissuto tra le solide mura di quella casa, guardavano ancora meravigliate e con il cuore stracolmo di gioia la fortuna donatagli dalla famiglia Engel.

Il libro inizia e finisce con la famiglia, con l'amore e l'affetto degli Engel, con il loro sostegno e supporto reciproco, e questo è stato ciò che ho apprezzato maggiormente di questo terzo volume. Infatti, il messaggio principale di tutta la serie di romanzi, a mio avviso, è che, grazie all'ambiente positivo di una famiglia caritatevole e piena d'amore, anche la persona più sfortunata e abbandonata può rinascere come una fenice dalle proprie ceneri, imparando a volersi bene, ad amare l'altro e ad apprezzare la vita che la circonda.

Quei dettagli che a un occhio meno attento risultavano invisibili, erano istanti che avevo imparato a valorizzare, piccoli ritagli vissuti in modo banale, che la maggioranza degli individui avrebbe considerato addirittura insignificanti.

Sven, il nostro protagonista, ha subito l'abbandono della madre e abusi, percosse e violenze, sia fisiche che psicologiche, da parte del padre, un noto criminale narcotrafficante di nome Magnus Dachstein. Grazie al suo coraggio, Sven è riuscito a fuggire vivendo come un senzatetto per giorni, finché non ha incontrato Marion Engel e i ragazzi da lei accolti. Da lì la sua vita è stata piena di sfide positive e d'amore, nonostante il suo carattere introverso e severo. Il suo passato con il padre, però, incombe su di lui e proprio grazie ad esso viene coinvolto nella missione in incognito dall'Università di Zurigo. Il suo ruolo, in particolare, è quello di tenere d'occhio proprio Teresa. Dunque, ciò che nasce come un compito, un servizio da svolgere secondo regole, diventa un chiodo fisso per il ragazzo.

Per Teresa la vicinanza con Sven è deleteria e rigenerante allo stesso modo: le sembra di tradire colui che l'aveva salvata dalla strada e dai debiti, aiutando la famiglia a prendersi cura della sorellina affetta da autismo, ma si sente anche finalmente viva per la prima volta nella sua vita. Teresa sembra innocente e troppo ingenua per gli anni che ha, fa finta di non vedere il marcio che la circonda, si rifiuta di capire che il suo William, il suo primo e unico amore, non è altro che un manipolatore, un pazzo che ha fatto di tutto per averla senza darle alcunché e creandole terra bruciata attorno. William crede di amarla seriamente, ma è possessione e ossessione, non amore. Capiamo bene cosa pensa William dai capitoli scritti col suo punto di vista: terrificanti, crudeli, spietati e violenti. Bisogna fare un grande applauso alla scrittrice in questo caso, non sarà stato facile scrivere cose del genere, immedesimarsi in un personaggio così misogino, brutale e nocivo per una donna.

Come avrebbe detto mio nonno, avevamo il desiderio di spargere il nostro seme: in ogni dove e in ogni tempo. Una cosa, tuttavia, doveva essere chiara: Tess era la mia bambolina, il mio trofeo, e per quanto non mi facessi problemi a infilarmi in qualsiasi buco che fosse consenziente o meno, nessuno e ribadisco nessuno poteva permettersi di toccare ciò che era mio. E lei era mia e punto.

Per me è stato particolarmente difficile leggere i capitoli di William, come lo è stato altrettanto il capitolo sulla sera della "resa dei conti", di cui però non voglio anticipare nulla. Più leggeri, ma comunque molto intensi, sono stati i capitoli dedicati ai brevi e fugaci incontri ravvicinati tra Sven e Teresa: ricchi di passione e ardore, si sente la scintilla tra i due fin dal primo tocco, conosciamo le loro sensazioni e i loro pensieri alternando i due punti di vista. E mentre lui lotta tra ragione e sentimento, tra la missione preordinata e il suo istinto, facendo spesso prevalere la spontaneità, lei rimane più impostata, valutando spesso le conseguenze delle proprie azioni, trattenendosi per lo più per paura.

E' pazzesco come la disperazione può far restare le persone in posti a cui probabilmente non appartengono più.

Quando Teresa capisce di essere succube di William e di volersi allontanare finalmente da quella vita fatta di velate minacce e sesso violento fine a se stesso, è ormai troppo tardi per scappare. Tra doppio e addirittura triplo gioco, tra verità nascoste e bugie a fin di bene, si arriva alla resa dei conti finale, ma non è più soltanto William a tenerla prigioniera. Da quel giorno maledetto la vita dei due ragazzi non tornerà mai più ad essere la stessa ed esattamente come Sven Teresa in qualche modo verrà salvata dagli Engel. Al centro della parte finale c'è la vita distrutta di una giovane donna che deve imparare nuovamente a respirare senza pensare ai demoni che l'hanno rovinata, senza sentire le loro mani addosso, il loro tocco violento, senza riportare a galla la notte più brutta della sua vita. E c'è la pazienza di un uomo che ama realmente, che brucia per l'anima dolce e gentile di una ragazza che non desiderava altro che essere amata.

Questo... era questo ciò che mi mancava. Per qualche momento mi sentii solo una semplice ragazza. Desiderata... Completa... Viva... Ero parte di qualcosa di divino, come se stesse toccando ogni fibra del mio essere.

Questo romanzo è fatto di intensità, potenza evocativa, suspense. Si ha fame di leggere, di andare avanti per capire come andrà a finire, di scoprire se l'amore trionferà anche stavolta o svanirà tra droghe e alcol come in ogni festa di William. L'autrice per me ha un dono, non si può dire altro. Ho trovato questo romanzo molto più pesante degli altri che ho letto per i temi trattati, ma proprio per questo più profondo e appassionato, più pensato, più autentico. Il romanzo è lungo, senza dubbio, ma non lasciatevi scoraggiare, è bilanciato in ogni sua parte, un mix perfetto di luci e ombre.

 

Carmen Weiz è nata all’inizio degli anni ’70 in Brasile, da madre tedesca e padre italiano. Ha avuto un’infanzia circondata dalle sue tre grandi passioni: i libri, lo sport e gli animali. A ventidue anni si è laureata in Architettura nella città di São Paulo. Per oltre dieci anni ha vissuto in Italia e da undici anni vive in Svizzera con la sua famiglia. È sempre circondata da amici a quattro zampe, la maggior parte di loro, che siano ancora con lei o che siano già volati al paradiso degli animali, fanno parte del suo mondo letterario come co-protagonisti nelle mie storie. La passione per i libri, per i meandri della mente umana e per la multiculturalità la ispirarono a diventare una scrittrice.

Definisco me stessa come un mix interculturale: sono scintillante come una brasiliana, il mio cuore parla italiano e la mia terra è la Svizzera.

Potete trovarla al seguente link: https://www.carmen-weiz.com/it/

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